giovedì 14 agosto 2025

Festa dell'Assunzione di Maria - 15 agosto 2025


 


Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo 11, 19a; 12, 1-6a.10ab

Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza. Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio. Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».

 

Salmo 44 - Risplende la Regina, Signore, alla tua destra.

Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
Dietro a lei le vergini, sue compagne, +
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 15, 20-27°

Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

 

Alleluia, alleluia alleluia.
Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia, alleluia alleluia.

Dal vangelo secondo Luca 1, 39-56

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

 

Commento

 

Cari fratelli e care sorelle, la festa di oggi ci ripropone con solennità la persona di Maria, donna importante nella storia della salvezza e fonte inesauribile dell’affetto dei cristiani da sempre.

Per soffermarci sul significato dell’esistenza di Maria, che oggi ricordiamo nel momento ultimo della sua vita terrena, il Vangelo di oggi ci propone l’inizio del suo itinerario di donna che ha portato la salvezza all’umanità, cioè subito dopo l’annunciazione.

L’evangelista Luca sottolinea che Elisabetta incontrando Maria parlò “colmata di Spirito santo.” Il suo parlare rivela in poche semplici frasi l’incarnazione del Signore, l’effetto della sua presenza nel seno da Maria (il bambino che esulta nel seno), la via dell’umile sottomissione al volere di Dio che ha portato alla realizzazione di questo evento straordinario (colei che ha creduto nell’adempimento della Parola). In poche parole è riassunto tutto il contenuto dell’evento straordinario che si era appena compiuto a Nazareth.

A questa profezia Maria risponde con un inno poetico, il Magnificat, una forma di espressione che riesca a esprimere l’incontro personale con Dio che ha appena vissuto.

Maria inserisce se stessa nel flusso della storia della salvezza, cioè la storia dell’incontro personale di Dio con l’umanità intera. È un’esperienza unica per ciascuno, ma allo stesso tempo è qualcosa di comune perché raccoglie le sorti e il cammino di tutti.

Dio è definito dalla vergine “potente”, ma questa potenza si manifesta nella salvezza che realizza nella storia del suo popolo e in quella personale di Maria. L’altra caratteristica divina enunciata è la sua “santità”, la quale si manifesta come misericordia che attraversa tutte le generazioni e soccorre Israele.

Questa potenza e santità trovano la loro manifestazione principale nell’ottica ribaltata della visione di Dio della storia e del mondo: I superbi sono confusi; i potenti sono rovesciati dai troni; gli umili sono innalzati; chi è affamato viene saziato; ai ricchi sono tolti i loro beni. Questi capovolgimenti sono il segno della potenza divina e hanno come protagonista il ristabilimento della giustizia e dell’ordine divino sovvertito dall’arroganza, l’avarizia e l’orgoglio degli uomini.

Maria mentre parla del mondo parla anche della propria storia personale.

Nella sua vicenda l’impossibile è già divenuto possibile. Quanto è avvenuto nel suo grembo già è un segno del ribaltamento della logica naturale della storia. La miseria, l’ingiustizia, l’umiliazione dei poveri hanno già conosciuto il loro riscatto nel concepimento di Dio che si è fatto uomo, bambino, povero, umile, senza un posto, piccolo.

Oggi, ricordando la sua assunzione, possiamo immaginare Maria che anziana, giunta alla pienezza dei suoi anni, rilegga quella storia di salvezza di cui ha cantato ad Elisabetta realizzata nella vita, morte e resurrezione del suo Figlio. Lei ne è stata la prima testimone e l’ha seguita nel suo dipanarsi come nessun altro dal suo inizio a Nazareth fino al Golgota e al cenacolo della Pentecoste. Ora assunta in cielo si ricongiunge col figlio al quale la sua vita si è legata indissolubilmente.

Cari fratelli e care sorelle, oggi questa stessa realtà è riproposta a tutti noi. La storia del nostro mondo ancora oggi geme e soffre nell’attesa di un parto che sembra non riuscire a realizzarsi. Soffre e geme per il dolore della guerra che semina morte e sofferenza, per l’ingiustizia che continua a schiacciare troppe persone. Maria ha accolto con disponibilità che Dio ponesse nella sua storia personale il germe di una nuova storia, ribaltata e radicalmente trasformata dalla presenza di Dio.

Lo stesso oggi è chiesto a noi. Accogliamo nella nostra vita la presenza del Signore che vuole anche attraverso la nostra vita entrare nelle pieghe dolorose del mondo.

In modo particolare oggi vogliamo unirci alla preghiera di tutta la Chiesa italiana e del mondo nell’invocare la pace.

Sappiamo che oggi si svolgerà un incontro importante, forse decisivo per le sorti dell’Ukraina, ed allora come Maria preghiamo che le decisioni che saranno prese seguano la logica di Dio che sovverte l’ordine malvagio del mondo, ristabilendo la pace vera.

  

Preghiere 

 

Ti ringraziamo o Padre del cielo perché Maria con la sua disponibilità seppe farsi carico della storia di tutta l’umanità e accogliere in sé la salvezza del mondo. Dona anche a noi di essere strumento della forza della resurrezione nella lotta contro il male,

Noi ti preghiamo

  

O Dio nostro Padre ti preghiamo, trasfigura la storia di questo nostro mondo così segnato duramente dai conflitti. Realizza il tuo disegno di amore e di pace. Fa’ che i tuoi figli sappiano farsi docili cooperatori nella costruzione del Regno di giustizia e concordia ,

Noi ti preghiamo

 

 Ti preghiamo o Signore Gesù perché in ogni parte del mondo i cristiani sappiano vivere il Vangelo della pace e siano operatori di bene e di giustizia,

Noi ti preghiamo

 

Scampa o Dio quanti sono minacciati dalla violenza e vivono oppressi dal dolore e dalla miseria. Liberaci tutti dalla radice di peccato che ci unisce in Adamo, per essere partecipi e operatori della vera pace portata da Cristo,

Noi ti preghiamo

 

Proteggi o Dio il nostro papa Leone nel suo impegno per la predicazione del Vangelo e per la testimonianza del tuo amore. Fa’ che ciascuno di noi sia toccato dalle sue parole e dal suo esempio per vivere una maggiore fedeltà alla tua Parola,

Noi ti preghiamo

  

Guida e proteggi o Signore tutti i tuoi discepoli che oggi nel mondo intero venerano tua Madre come protettrice e guida. Fa’ che con la sua stessa umiltà e umanità sappiamo tutti fare spazio a Cristo nella vita,

Noi ti preghiamo.

 

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