sabato 11 febbraio 2023

VI domenica del tempo ordinario - Anno A - 12 febbraio 2023

 

 


Dal libro del Siracide 15, 15-20

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai. Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore; forte e potente, egli vede ogni cosa. I suoi occhi sono su coloro che lo temono, egli conosce ogni opera degli uomini. A nessuno ha comandato di essere empio e a nessuno ha dato il permesso di peccare. 

 

Salmo 118 - Beato chi cammina nella legge del Signore.
Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.

Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 2, 6-10

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano». Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

 

Alleluia, alleluia alleluia.
Benedetto sei Signor,
perché ci hai manifestato

la Sapienza di Dio
Alleluia, alleluia alleluia.

Dal vangelo secondo Matteo 5, 17-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà dalla legge neppure uno iota o un segno, senza che tutto sia compiuto.  Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli.  Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.  Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non uccidere”; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.  Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: “Non commettere adulterio”; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio”; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno». 

 

Commento

 

Cari fratelli e care sorelle, abbiamo ascoltato Gesù che afferma: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento.” La Legge per i Giudei era qualcosa di più di un codice di norme di comportamento. Era la garanzia di essere dalla parte di Dio, di far parte del suo popolo, perché la legge era ciò che li rendeva diversi da tutti gli altri popoli. Attraverso di essa, ci ricorda oggi il libro del Siracide, Dio voleva custodire il suo popolo, rinforzandone la fiducia in lui: “Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai.” Ecco allora l’importanza attribuita al rispetto di tutte le norme fin nei suoi minimi dettagli.

Con il tempo però questa scrupolosa osservanza aveva in qualche modo stravolto questi motivi originari per i quali Dio aveva donato la Legge al suo popolo. L’osservanza era divenuta il modo con cui il credente riteneva di meritare la benevolenza divina e il metro con il quale giudicare le altre persone. Questo era uno stravolgimento totale del senso originario della Legge. Da mezzo per manifestare il proprio attaccamento e amore per Dio diveniva così mezzo di emancipazione da lui e di dominio sugli altri.

Per questo Gesù afferma la necessità di “dare compimento”, cioè realizzare il vero scopo per il quale la legge era stata donata al popolo: comportarsi in un certo modo, dice Gesù, è importante perché manifesta la nostra fiducia e amore per Dio. Questi vengono prima e sono la fonte dalla quale scaturisce il nostro modo di agire.

Cari fratelli e care sorelle, questo non è scontano neanche oggi per noi. Il nostro agire infatti sono come i frutti della “pianta” della nostra vita, ma la bontà di essi dipende dal terreno nel quale affondano le sue radici, e del terreno noi dobbiamo avere cura, concimarlo, irrigarlo, zapparlo perché le radici abbiano nutrimento e facciano crescere bene la pianta. Il terreno è quella Sapienza di cui ci parlano le letture ascoltate oggi.

L’apostolo Paolo sottolinea un importante aspetto di questa “Sapienza” di Dio: essa non è di questo mondo, cioè non è il frutto della nostra esperienza o della cultura che apprendiamo dal mondo in cui viviamo. A volte crediamo che l’esperienza sia fonte di sapienza, ma stiamo molto attenti a non lasciare che sia il mondo ad essere il nostro maestro, cioè il “come tutti fanno”. Piuttosto, imparare dalla vita significa guardarla sì con attenzione e curiosità, ma con lo sguardo di Dio, cogliendo in essa ogni momento la necessità di scegliere per il bene e di arginare il male. Per questo abbiamo bisogno costantemente dell’aiuto di Dio, perché solo da lui possiamo apprendere la profondità di un amore che si è incarnato in Gesù: mite, umile, misericordioso e benigno, fino a dare la vita per chi nemmeno lo meritava.

La sapienza del mondo si riconosce perché ha lo scopo di affinare i nostri mezzi per far largo a se stessi e dominare sugli altri. La sapienza di Dio ha come primo scopo il bene comune, e non esiste per essa un bene mio che possa contrastare o venire prima del bene degli altri.

Fratelli e sorelle, viviamo secondo la vera Sapienza, dissodiamo il terreno del nostro cuore eliminando tutto ciò che lo immiserisce e lo rende arido e concimiamolo con la Sapienza che il Signore ci trasmette attraverso la sua Parola. Infatti la vera Sapienza, è come il Signore Gesù ha agito, è questa l’unica garanzia di una vita capace di dare buoni frutti. Mettiamoci alla scuola della Scrittura e della vera Sapienza, prima che il mondo divenga nostro maestro e ci porti a sprecare il dono prezioso della vita.

  

Preghiere 

  

O Dio nostro padre, donaci la vera Sapienza perché ad essa ispiriamo il nostro agire. Fa’ che seguendo gli insegnamenti del Vangelo impariamo ad essere come te, miti ed umili di cuore,

Noi ti preghiamo

  

Scaccia o Signore dal nostro cuore ogni sentimento di malevolenza e invidia, arroganza e orgoglio, perché purificati dall’amore e rafforzati dalla mitezza possiamo spargere nel mondo semi di bene,

Noi ti preghiamo

 

O Signore estirpa le radici di male che avvolgono le vite di molti e producono i frutti amari della violenza e dell’ingiustizia. Dona a tutti un cuore pacifico e un animo riconciliato,

Noi ti preghiamo

  

Ispira o Dio nei cuori e nelle menti di tutti noi la tua Sapienza, perché docili ai suoi insegnamenti sappiamo realizzare il Regno di bene che Gesù ha inaugurato in mezzo a noi,

Noi ti preghiamo

 

Ti preghiamo, guarda con bontà o Padre del cielo a tutti coloro che ti invocano: i malati, i sofferenti, i soli e gli abbandonati. Accogli il loro grido di aiuto e vieni in loro soccorso,

Noi ti preghiamo

  

Nei giorni della festa del Santo Valentino, vescovo di questa città e martire per la fede nella forza dell’amore, ti preghiamo, o Dio, perché il volto della nostra città sia trasformato dall’amore e divenga luogo accogliente per chi oggi è povero ed escluso,

Noi ti preghiamo.

 

Guida col tuo Spirito santo o Dio i tuoi figli ovunque dispersi, perché riuniti attorno alla tua mensa sappiamo rendere il culto a te gradito dell’amore per i fratelli e della lode del tuo Nome santo,

Noi ti preghiamo

  

Accogli con bontà o Padre tutti coloro che sono morti. Ricordati del bene che hanno compiuto in vita e cancella l’ombra che il male ha gettato su di loro. Fa’ che possano tutti godere della tua misericordia infinita,

Noi ti preghiamo

Nessun commento:

Posta un commento