lunedì 11 aprile 2011

Scuola del Vangelo 201/11 - Preghiera in memoria e suffragio dei nostri fratelli naufragati nel tentativo di giungere in Italia




RITI INIZIALI

Canto di Ingresso

Il Signore sia con voi
E con il tuo spirito

Cari fratelli e care sorelle, ci siamo riuniti questo pomeriggio per pregare il Signore Dio misericordioso per il nostro fratello Tsegzeab e per tutti coloro che con lui si sono addormentati in Cristo. Rivolgiamo a Lui i nostri cuori perché con animo puro invochiamo dal Re della pace la salvezza e la vita che non finisce.

Preghiamo.

Dio, Padre misericordioso,
tu ci doni la certezza che nei nostri fratelli defunti
si compie il mistero del tuo Figlio morto e risorto:
per questa fede che noi professiamo
concedi al nostro fratello Tsegzeab e a tutti quelli che con lui
si sono addormentati in Cristo,
di risvegliarsi con lui nella gioia della risurrezione.
Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Salmo 129 – Dal profondo a te grido, o Signore.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti


alla voce della mia preghiera.



Se consideri le colpe, Signore,

Signore, chi potrà sussistere?

Ma presso di te è il perdono:

e avremo il tuo timore.



Io spero nel Signore,

l'anima mia spera nella sua parola.

L'anima mia attende il Signore

più che le sentinelle l'aurora.



Israele attenda il Signore, +

perché presso il Signore è la misericordia

e grande presso di lui la redenzione.

Egli redimerà Israele

da tutte le sue colpe.




Lode a te o Signore, re di eterna gloria

Chi mi riconoscerà davanti agli uomini

Il Signore lo riconoscerà davanti a Dio

Lode a te o Signore, re di eterna gloria


Dal Vangelo secondo Luca, 12, 4-21 In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri. Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.



Parola del Signore

R. Lode a te o Cristo



Lode a te o Signore, re di eterna gloria


OMELIA


Cari fratelli e care sorelle, “Dal profondo a te grido, o Signore; ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.” Facciamo nostre oggi pomeriggio le parole del salmo con il quale preghiamo il Signore Dio Padre per … e per tutti quelli che assieme a lui sono morti pochi giorni fa in mare. Lo facciamo insieme a Biniam, suo cugino e nostro amico carissimo, ed ad altri fratelli della comunità eritrea ed etiopica che vivono nella nostra città ed hanno dovuto affrontare un viaggio simile a quello di … Gli siamo vicini in questo momento di lutto, come anche nella vita di tutti i giorni. Sì, la nostra voce si alza dal profondo, perché è nel profondo della nostra coscienza che sentiamo lo strappo lacerante di una ingiustizia troppo grande che ha tolto il futuro al nostro fratello … , e gli ha strappato con violenza una vita ancora così giovane. Infatti … aveva 20 anni ed era fuggito come tanti altri suoi conterranei eritrei da un paese dove un regime disumano nega al suo popolo la libertà e costringe i giovani a un lungo e penoso servizio militare in condizioni proibitive e senza che si sappia se e quando poter costruire un futuro per sé e la propria famiglia. Dopo un lungo viaggio nel deserto è arrivato in Libia, dove, dopo tanti pericoli, lo ha colto lo scoppio della guerra, a rendere ancora più penosa e difficile la sua condizione. I suoi familiari lo aspettavano in Svizzera, dove erano emigrati da tempo, ed avevano già provveduto ai suoi documenti per il viaggio. La gioia di vedere orami imminente il coronamento del suo sogno ha spinto … ad affrontare quell’ultimo tratto del suo viaggio affidandosi al mare, dove purtroppo ha trovato la morte. Assieme a lui sono morte altre trecento persone che condividevano il suo stesso desiderio di futuro e speranza di pace. Il nostro dolore per la loro scomparsa trova oggi nella Parola di Dio il conforto che questi nostri fratelli e sorelle a cui la vita e l’indifferenza degli uomini avevano negato per tanto tempo la possibilità di una vita dignitosa, hanno trovato nell’abbraccio misericordioso di Dio quella pace e quel ristoro così desiderati. Tanta fatica e sofferenza non è stata vana: dopo la tempesta del mondo con le alte onde che li travolgeva, hanno trovato un approdo sicuro, come ci assicura Gesù: “nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.” Le loro speranze, i loro sogni sono stati conosciuti e amati da Dio che li riconosce come suoi figli, perché hanno gli stessi tratti di quell’“uomo dei dolori che ben conosce il patire” che presto incontreremo a Gerusalemme caricato della croce e coronato di spine. Sì il Padre del cielo riconosce quelli che hanno condiviso la via dolorosa che suo Figlio, il Signore Gesù, fu costretto a percorrere sulla terra: insultato e schernito, percosso e condannato a morte, colpevole solo di desiderare un futuro di giustizia e di pace per il mondo intero. Sono divenuti simili a lui, per questo sono riconosciuti ed accolti da Dio nel suo Regno: “Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio”. La loro vicenda oggi ci interroga personalmente. Alla loro morte infatti non è estraneo il sistema ingiusto che divide la terra in un Nord ricco che difende il suo benessere e un Sud colpito da guerre e miseria che bussa inutilmente alla sua porta. Ci chiediamo allora: perché ad essi è stato dato da bere un calice così amaro mentre noi ne siamo stati risparmiati? Perché a noi è offerta la pace, la serenità, la libertà, la sicurezza che a tanti sono negate? Perché a … ed a quelli morti con lui sono stati rubati tanti anni di vita? È una domanda che gli uomini di oggi, frettolosi e superficiali evitano di porsi. Con naturalezza scontata godiamo del privilegio che ci è dato di una vita piena di doni, e ce ne appropriamo come un diritto di cui non dover rendere conto a nessuno. Noi possiamo decidere cosa fare del dono della vita, della lunghezza degli anni che abbiamo a disposizione. Ma vivere distratti e senza rendersi conto del debito che abbiamo nei confronti di Dio e dei tanti che muoiono per l’ingiustizia del mondo vuol dire perderla: “Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.” Sì, dobbiamo temere il maligno che ci mangia l’anima rendendoci sordi al grido del povero e ciechi alla domanda di futuro e di vita di chi è oppresso. Dobbiamo aver paura di morire nel cuore e nell’animo, ancora prima che nel corpo, a causa dell’intorpidimento della pietà e della dimenticanza dell’unica famiglia a cui tutti noi apparteniamo. Ricordiamo fratelli che Gesù dice: “chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.” Non rinneghiamo chi, come Gesù, compie la sua via dolorosa, attraversando il deserto e poi il mare alla ricerca di un futuro di pace. Non respingiamo i tanti che bussano alla porta dei nostri paesi ricchi, sicuri e pacifici. Non rifiutiamo di riconoscerli nostri fratelli e sorelle, sangue del nostro sangue e carne della nostra carne. Solo così non ci condanneremo ad essere rifiutati da Dio. Egli infatti non riconosce come suoi figli chi ha il volto sfigurato dall’odio e dall’egoismo che sembra in questi giorni, purtroppo, devastare gli animi di tanti uomini e donne italiani. Che la pietà per le loro povere vite e lo Spirito di misericordia di Dio ci doni di poter riconoscere in essi il fratello e la sorella che gli angeli di Dio ci fanno incontrare qui sulla terra perché possiamo entrare assieme nel Regno di pace e giustizia, dove essi, ne siamo certi, ci hanno preceduto e ci attendono.




PREGHIERE DEI FEDELI



Rivolgiamo con fiducia a Dio la nostra preghiera comune perché egli l’accolga e la esaudisca, e diciamo insieme:



Kyrie Eleison, kyrie eleison, kyrie eleison



Per Tsegzeab e per tutti i nostri fratelli e sorelle che con lui sono morti nel naufragio di pochi giorni fa. Accoglili o Signore nel tuo Regno di pace e di giustizia e dona loro l’approdo sicuro alla vita che non finisce.

Noi ti preghiamo.


Kyrie Eleison, kyrie eleison, kyrie eleison



Ti invochiamo o Padre misericordioso per tutti i figli dell’Africa, apri il loro orizzonte ad un futuro di pace e di giustizia, benedici la loro terra con il dono della prosperità e dell’abbondanza, proteggili dal male e da ogni pericolo.

Noi ti preghiamo


Kyrie Eleison, kyrie eleison, kyrie eleison



Perdona o Padre la durezza dei cuori di chi rifiuta di accogliere e consolare il fratello e la sorella nel bisogno. Perché tutti i popoli della terra sappiano costruire assieme un futuro migliore senza divisioni né inimicizie,

Noi ti preghiamo



Kyrie Eleison, kyrie eleison, kyrie eleison



Proteggi dal pericolo, o Signore Gesù, tutti coloro che sono in viaggio verso un futuro di libertà. Per chi è nel deserto, per chi sta attraversando il mare, per chi è malato e ferito. Dona ad essi protezione e salvezza,

Noi ti preghiamo


Kyrie Eleison, kyrie eleison, kyrie eleison



Perché i discepoli del Vangelo sappiano essere ovunque testimoni di un amore che supera ogni differenza di lingua, di popolo e di razza e riconosce in ogni uomo e ogni donna il fratello e la sorella per il quale il Signore Gesù ha dato la salvezza offrendo la sua vita sulla croce,

Noi ti preghiamo.


Kyrie Eleison, kyrie eleison, kyrie eleison



(Ad ogni preghiera viene accesa una candela davanti all’icona della Resurrezione)




O Dio, nostro creatore e redentore,

concedi ai nostri fratelli defunti

il perdono di tutti i peccati,

perché ottengano la misericordia e la pace che hanno sempre sperato.

per Cristo nostro Signore.

R. Amen.



Signore, insegnaci a pregare!


Padre nostro, che sei nei cieli, ...


ULTIMA RACCOMANDAZIONE E COMMIATO



Ancora fratelli e sorelle supplichiamo con fede Dio nostro Padre:

in lui e per lui tutto vive. Noi affidiamo alla sua misericordia il nostro fratello Tsegzeab

e tutti quelli che con lui si sono addormentati in Cristo.

Nell'attesa della sua risurrezione accolga il Signore la sua anima

nella comunione gloriosa dei santi; apra egli le braccia della sua misericordia,

perché questi nostri fratelli e sorelle, redenti dalla morte, assolti da ogni colpa,

riconciliati con il Padre, e recati sulle spalle dal buon Pastore,

partecipino alla gloria eterna nel regno dei cieli.


Tutti pregano per un po' di tempo in silenzio.


Questa nostra preghiera fiduciosa esprima il nostro amore,

la certezza che tu o Padre del cielo accogli chi si affida alla tua misericordia,

consoli il nostro pianto, rafforzi la nostra speranza.

Un giorno ci ritroveremo nella casa del Padre, dove l'amore di Cristo,

che tutto vince, trasformerà la morte in aurora di vita eterna.

Per Cristo nostro Signore

R. Amen.



Tutti pregano:



Venite, santi di Dio,

accorrete, angeli del Signore.


† Accogliete la loro anima

e presentatela al trono dell' Altissimo.


V. Vi accolga Cristo, che vi ha chiamato, e gli angeli vi conducano con Abramo in paradiso.



† Accogliete la loro anima e presentatela al trono dell' Altissimo.



V. L'eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua.



† Accogliete la loro anima e presentatela al trono dell' Altissimo.



V. Accogli, Signore, le anime dei tuoi fedeli, tu che hai sparso per loro il sangue sulla croce.



† Accogliete la loro anima e presentatela al trono dell' Altissimo.



V. Lazzaro era morto: tu l'hai risuscitato; ora anche noi piangiamo; coloro che amavamo, sono morti.



† Accogliete la loro anima e presentatela al trono dell' Altissimo.



V. Apri loro il cielo, o Padre misericordioso e inondali di luce.



† Accogliete la loro anima e presentatela al trono dell' Altissimo.



V. Sia lieto e luminoso i1 loro giorno eterno e sempre abbiano in te riposo e pace.



† Tu sei il Cristo, il nostro Redentore.



R. Amen.



Preghiamo

Nelle tue mani, Padre clementissimo, consegniamo l'anima del nostro fratello N.

e di tutti quelli che con lui si sono addormentati in Cristo,

con la sicura speranza che risorgeranno nell'ultimo giorno insieme a tutti i morti in Cristo.

Ti rendiamo grazie, o Signore, per tutti i benefici che hai dato loro in questa vita,

come segno della tua bontà e della comunione dei santi in Cristo.

Nella tua misericordia senza limiti, apri loro le porte del paradiso;

e a noi che restiamo quaggiù dona la tua consolazione con le parole della fede,

fino al giorno in cui, tutti riuniti in Cristo, potremo vivere sempre con te nella gioia eterna.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.




La pace che il signore dona a chi lo invoca,noi ce la scambiamo.



CANTO CONCLUSIVO




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