sabato 5 gennaio 2013

Liturgia del Te Deum - 31 dicembre 2012


 
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo 2, 18-21
Figlioli, è giunta l’ultima ora. Come avete sentito dire che l’anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri. Ora voi avete ricevuto l’unzione dal Santo, e tutti avete la conoscenza. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità.
 
Salmo 95 - Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

Alleluia, alleluia alleluia.
Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi.
Alleluia, alleluia alleluia.

Dal vangelo secondo Giovanni 1, 1-18
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
 
Commento
 
Cari fratelli e care sorelle, celebriamo questa sera l’ultima liturgia di questo anno, avviandoci ad accogliere un nuovo anno che viene. Potremmo dire che in fondo è solo una scadenza civile, che la nostra vita continuerà nello stesso modo e che non c’è interruzione o separazione fra il 2012 e il 2013. È la tentazione di sentire il tempo che passa come una prosecuzione più o meno sempre uguale, perché al centro ci sono sempre io a determinare la continuità. La liturgia di oggi invece con la lettura del Prologo del Vangelo di Giovanni viene a dirci che il tempo non è la ripetitiva continuità del proprio esistere, ma è la continua nascita di un tempo nuovo. Sì, Dio è entrato nella storia, non solo come aveva fatto fin dall’inizio dell’esistenza del mondo, possiamo dire dall’esterno, ma entrando a farne parte. È la straordinaria notizia di Natale che ogni anno viene a interrompere la continuità e a segnare un prima e un dopo. Niente è come prima, Dio è con noi e abita fra noi.
La tentazione però, come dicevo, è di considerare la vita e la storia come un continuo susseguirsi di date. Dio però nascendo ha cambiato il corso della storia e non una volta per tutte, ma in modo definitivo che significa sempre, ogni giorno, ogni volta che ascoltiamo l’annuncio della Parola che rende vivo e presente Dio fra dio noi, come quella notte a Betlemme.
Allora questa liturgia di ringraziamento non è per vivere con mestizia il senso di un anno ormai irrimediabilmente concluso o per scambiarci un augurio generico di un anno migliore. È piuttosto l’occasione per aumentare la coscienza della presenza di un Dio fattosi così vicino che noi spesso nemmeno lo notiamo. È l’occasione per pensare ad un nuovo inizio per la nostra vita, ad un tempo che si apre con la riscoperta di nuovi motivi per essere grati a Dio e per aspettarci dalla nostra vita molto. Non la continuità ma un capitolo nuovo, sotto il segno di un amore reso più giovane, sbilanciato e ingenuo dalla presenza di quel Dio bambino che nella notte di Natale abbiamo incontrato.
   
Preghiere  
 
Ti preghiamo o Signore perché la tua nascita apra un tempo nuovo per le nostre vite. Donaci la grazia di una giovinezza spirituale e di un cuore ampliato dal tuo amore senza confini,
Noi ti preghiamo
 
 
Ti ringraziamo o Dio nostro Padre per i doni con cui hai benedetto il tempo trascorso: per le parole che ci hai rivolto, per gli amici che hai messo sul nostro cammino, per le occasioni di compiere il bene che ci hai suggerito. 
Noi ti preghiamo
  
 
Sostienici o Padre nel tempo che viene, perché animati dalla certezza fiduciosa che tu sei con noi sappiamo desiderare e costruire un nuovo mondo a partire dalla nostra esperienza quotidiano e gli incontri che faremo,
Noi ti preghiamo
 
 
Fa’ o Dio misericordioso che il tempo che si apre si benedetto dalla pace e dalla compassione dei cuori, perché nessun uomo debba più soffrire per la mano del fratello, ma ciascuno metta a frutto le opportunità di compiere il bene che tu hai preparato per noi,
Noi ti preghiamo
 

Te Deum
Noi ti lodiamo, Dio 
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, 
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli 
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo,
Santo il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra 
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli 
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; 
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio, 
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, 
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre 
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, 
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. 
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, 
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria 
nell'assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, 
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, 
lodiamo il tuo nome per sempre.


Degnati oggi, Signore, 
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: 
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, 
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, 
non saremo confusi in eterno.

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