lunedì 26 aprile 2010

L'icona della casa sulla roccia

Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande. (Mt 7, 24-27)
L’icona collocata sull’altare della Parola di Dio è una rappresentazione di questo brano del Vangelo di Matteo.
La Parola di Dio è la roccia solida su cui è fondata la casa. Essa è un edificio riccamente ornato, perché ospita al suo interno il libro sacro che racchiude tutta la vita dell’uomo, come le lettere dell’alfabeto che compaiono su di essa sono la prima e l’ultima dell’alfabeto e comprendono tutte le altre.
La Scrittura troneggia aperta, mentre parla agli abitanti di quella casa, e attorno ad esso ruota tutto l’edificio, come è l’esistenza del cristiano che ascolta e mette in pratica la Scrittura, facendone il centro della propria esistenza. È un edificio solido e armonioso, bello e ospitale, aperto e con più ambienti, capace di accogliere il pellegrino e il fratello.
La roccia della Parola di Dio su cui la casa poggia non è arida, ma nutre la vegetazione che su di essa fiorisce e fruttifica, ed ospita al suo interno le opere del cristiano: la preghiera (l’uomo in orazione) e la carità (la donna che assiste un malato). Le due figure sono un uomo e una donna, una giovane e un anziano, per significare che la vita del Vangelo è per tutte le condizioni e tutte le età, per ogni persona che vuole fondare solidamente la propria vita.
Al contrario, la casa rappresentata in basso, fondata sulla sabbia, va in rovina. In essa la Scrittura è assente, perché dimora chiusa e inospitale, senza finestre né porte. La sabbia è arida, su di essa la vegetazione non attecchisce, è fondamento fragile e inadatto a sostenere una costruzione.
Questa icona, posta al centro della Liturgia della comunità, vuole ricordarci la necessità di farci ascoltatori attenti della Parola di Dio, perché questa divenga nutrimento della vita di ogni giorno del discepolo.

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